mercoledì 11 novembre 2009



LOMBARDIA E VENETO: due realtà politiche a confronto.

Il mondo politico della Repubblica Italiana è in questo periodo in grande fermento, non per risolvere i quotidiani problemi delle sventurate popolazioni che la abitano, ma in preparazione delle Elezioni Regionali che si svolgeranno nel 2010.
E qui, in chiave indipendentista, occorre fare un’osservazione sulle differenti situazioni che si verificano in due Regioni vicine e per molte ragioni simili, la Lombardia e il Veneto. Dalle indiscrezioni che si possono cogliere nell’ambiente politico, in Veneto potrebbero essere ben tre le liste presenti alla competizione elettorale che si richiamano a Movimenti Indipendentisti o Venetisti, mentre nella nostra Lombardia non ci sarà alcuna lista di tale genere. Ecco, è proprio su questo che vorremmo invitare alla riflessione, non certo per supportare una candidatura del nostro recentemente rinato Movimento, ma perché questa è un’anomalia assolutamente unica nell’ambito dell’Europa delle Piccole Patrie. Ovunque Movimenti indipendentisti partecipano alle Elezioni di carattere regionale raccogliendo il consenso di coloro che desiderano affrancarsi dal potere dello Stato centrale e centralista; solo i Lombardi non sono riusciti finora a coagularsi intorno ad un progetto di tale respiro. Forse perché, paragonandoci al caso Veneto, è mancata l’azione di quelle benemerite associazioni culturali, che hanno contribuito al rilancio dell’Identità e della Lingua Locale a livello regionale. Pensiamo solo agli eventi e alle mobilitazioni indette da Raixe Venete e forse comprenderemo il perché del proliferare di Movimenti politici Venetisti nella vicina Regione.
Ecco allora quale può essere l’indicazione per un’azione incisiva del FRONTE INDIPENDENTISTA LOMBARDIA: azione politica, ma anche di risveglio culturale del Popolo Lombardo e quindi anche la promozione di un bilinguismo negli atti politici, in modo da risvegliare i Lombardi, che negli ultimi decenni sono stati letteralmente addormentati dalla retorica italianista.
Fare un tentativo, in poche parole, forse l’ultimo possibile, per convincere i Lombardi ad affrancarsi anche da coloro che, autonomisti a parole, non hanno a cuore il benessere della nostra Terra ma di regioni più assolate e lontane, e che difendono gli interessi di coloro che ci hanno sempre derubato.
LOMBARDIA LIBERA

Ufficio Politico Fronte Indipendentista Lombardia

2 commenti:

  1. Anche i lombardi prima o poi capiranno.
    L'italia per chi non lo sapesse è arrivata alla frutta...e questa crisi non la rafforzerà di certo ma la metterà in ginocchio.
    Non serve essere catastrofisti o pessimisti basta essere realisti e guardare e sentire tutti i giorni da oltre 15 anni cosa succede in questo sventurato e mal gestito paese.
    Meglio che ogni regione faccia stato a sè e poi ci si trovi seduti tutti ad un tavolo per le collocazioni appropriate di ogni regione per uno stato federale in tutti i sensi...forse allora ci salveremo tutti...il federalismo fiscale se pur interessante...è una cosa che doveva venire dopo aver assestato un colpo decisivo alla costituzione ai fini di cui sopra. Il parlamento delle Regioni è una bufala....in pratica se i rappresentanti del centro sud italia votano contro il Nord.....semo come prima e pexo de prima !!!
    Và ancora bene agli italiani...ma non durerà molto. Il debito pubblico a 1789 migliardi di euro è impressionante ed il prossimo anno aumenterà ancora.....ma Signori miei ma dove crediamo di poter andare? Lo stato italiano è nato male con le guerre di conquista dei Savoia e proseguito con tasse e tasse e tasse...e basta...e non potrà che finire peggio senza una riforma federale- costituzionale.
    La LEGA NORD impersonifica, ma ancora non per molto, il sogno e la speranza di affrancarsi da uno stato matrigno che ci porterà tutti alla miseria. Il contenitore Italia non è più competitivo e le riforme nessuno le vuol fare per lasciare alle varie caste potere e soldi.
    La globalizzazione però non lascia scampo.
    Allora svegliateVi lombardi perchè un giorno potreste svegliarVi con una sgraditissima sorpresa.....non ci sono più soldi per pagare gli spitendi agli statali, le pensioni e via dicendo...non è una fantasticheria è una realtà che si stà avvicinando giorno dopo giorno. Qui nel VENETO l'insofferenza stà montando sempre di più e a Roma pensano ancora alla carega e al potere e non sanno che così facendo stanno preparando la balcanizzazione dell'italia. Rep. Ceca e Slovacca,Slovenia,Croazia,Groenlandia,prossimi Scozia e Catalogna, e potrei continuare a citare altri paesi...hanno trovato il loro modo di essere nuovi stati e le cose vanno bene !!!
    Non vediamo perchè l'italia debba essere tenuta a forza insieme da caste obsolete,parassitarie e in malafede e continuare un declino inesorabile.
    Dico sempre che un paese che non riesce più a dare lavoro ai giovani laureati ai giovani cervelli....è un paese MORTO !!!!
    Sono sicuro che, dopo ,le varie regioni e quindi i vari popoli che le compongono riusciranno ad accordarsi per uno stato federale rispettooso delle autonomie,leggi e regolamenti,statuti etc..che ogni regione vorrà darsi.
    W SAN MARCO
    W LA RIFONDAZIONE DELLA SERENISSIMA
    Fil de Fer
    VERONA
    VENETIE

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  2. Avete ragione,hai fatto un analisi interessante.Ci sono delle motivazioni peró storiche per cui difficilmente la Lombardia cosí come é stata fatta dallo stato Italiano puó sentirsi unita pronta per rivendicare le sue origini e rendersi indipendente.
    La Lombardia é spaccata dall´Adda che ne fá confine storico,linguistico e campanilistico e questo purtroppo lo pagheremo sempre.
    Inoltre la migrazione (che non giudico male...Peró un progetto dietro c´era...) di meridionali negli uffici pubblici nel dopoguerra ha cambiato del tutto anche la concezione di ció che é istituzione per noi.
    E avanti a lavorare per non pensarci.
    Ho 28 anni e mi chiedo come é posibile che prima dell´arrivo della Lega negli ann i 80 nessuno aveva mai pensato a un discorso separatista.
    Si sentivano Italianissimi i nostri nonni che non sapevano cosa era l´Italia e l´Italiano e noi abbiamo la perfetta coscienza di saper di non esserlo.
    Forse ce la faremo,o forse sará il Veneto ad annetterci (sperom!) ma Lega e Vaticano hanno fatto un lavaggio del cervello che reputo al livello del Comunismo per le regioni asiatiche dell´ex URSS.
    Giú le mani dal Crocifisso?
    Giú le mani dalle streghe e dalle nostri origini celtiche e Longobarde distrutte dalla Chiesa e dal suo schifo!
    Chi sa cosa avrebbero votato nelle Valli i Camuni,gli Orobici se avessero potuto scegliere un referendum sui campanili di
    questi "cristiani" saliti a violare con la forza le loro tradizioni e distruggere i loro Templi.


    W i Lungbaarcc
    gha la faróm!

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