mercoledì 6 gennaio 2010


Chi siete?
Siamo il Fronte Indipendentista Lombardia.

Cosa proponete?
Proponiamo semplicemente l'indipendenza della Lombardia, intesa come comunità autonoma di popoli, con una peculiare storia e cultura e non come una semplice regione dell'Italia.

Siete della Lega? Cosa vi distingue da loro?
No, non abbiamo nulla a che fare con la Lega. Del partito di Bossi a dire il vero condividiamo pochissime battaglie dal momento che il loro secessionismo si è trasformato, in pochi anni, in una timida proposta federale. La Lega ad oggi è un partito assolutamente italiano, avviluppato in slogan deliranti, battaglie da sottocultura neocons e fedele servo di Berlusconi. In questi anni non hanno fatto nulla (e così saranno anche i prossimi) per aiutare la "loro gente" che soffre vittima di uno stato di aguzzini di cui i fazzoletti verdi sono diventati pienamente parte..

Siete di destra o di sinistra?
Siamo indipendentisti lombardi. Non importa la provenienza politica degli aderenti ma la finalità comune. Il buon senso ci aiuta poi ad accordarci e ad affrontare compatti tutte le battaglie "particolari" che si presentano nel corso dell'anno. Inoltre è bene ricordare che destra e sinistra (se differenze esistono ancora), riconoscendosi entrambe nello stato italiano, per noi lombardi sono naturalmente categorie e stilemi da cui rifuggere.

Come vedete l'immigrazione? Che soluzioni proponete al riguardo?
In un mondo purtroppo preda della globalizzazione la resistenza oltranzista anti-immigrazione è impensabile. Allo stesso modo è ridicolo e altrettanto preoccupante l'elogio indiscriminato del melting-pot. Il Fronte, pur deprecando pastrocchi giuridici inefficaci e meramente propagandistici come il reato d'immigrazione clandestina, propone quote di immigrazione fisse calcolate sulla percentuale della popolazione in modo da gestire senza traumi l'ingresso degli stranieri nei confini lombardi. Inoltre si darà prelazione a tutti quei popoli per tradizione e cultura più vicini a noi (come il mondo dell'est Europa).

Che significato hanno il nome e il simbolo del vostro movimento?
Il nome indica un'avanguardia di uomini semplici ma orgogliosi, coraggiosi figli di Lombardia, che lotteranno con tutti i mezzi che consente la politica per l'indipendenza della nostra amata terra. L'Aquila bicefala, simbolo imperiale, ricorda non solo la nostra naturale appartenenza alla Mitteleuropa ma anche le due componenti culturali che creano la Lombardia odierna, quella occidentale (Insubria) e quella orientale (sotto Venezia prima dell'unità italiana). Naturalmente la croce rossa su campo bianco è la bandiera di Milano, capitale della nostra amata nazione.

Come vedete il federalismo in generale e quello approvato dal governo Berlusconi?
TRispondiamo con una domanda: Un governo di centro-destra che raccoglie consensi dal nord fino al sud potrà mai concepire un federalismo autentico e a reale vantaggio dei Lombardi? Gli interessi e le consorterie nel meridione sono troppo importanti per lasciarsele sfuggire (come recenti cronache giudiziarie hanno dimostrato) e se si parlerà di federalismo in questo governo sarà solo un nome di facciata, un muro per nascondere una realtà assolutamente identica. Ma ci siamo già dimenticati la ridicola Devolution ?! Nella logica de "un colpo al cerchio e uno alla botte" saranno sempre i lombardi a pagarla immeritatamente più di tutti.

Siete contro l'unità d'Italia? Perchè? Siete contro i meridionali?
Siamo assolutamente contrari all'unità d'Italia, un'unità cercata dalla massoneria e dai poteri forti in odio alla chiesa cattolica e contro la volontà stessa dei popoli: il "mitico" risorgimento è stato in realtà nulla più di un movimento elitario (che però deteneva i gangli del potere sabaudo e non solo) che, con l'annessione, ha rovinato tutti gli aurei localismi che caratterizzavano la penisola. Dopo più di un secolo di occupazione militare italiana i risultati di questa nefasta operazione sono sotto gli occhi di tutti a partire da collasso economico della pubblica amministrazione, la totale disintegrazione del tessuto economico del mezzogiorno e le tasse esorbitanti da stato sociale modello Scandinavia (salvo poi restituire una qualità di servizi da paese di terz'ordine). Il Fronte Indipendentista Lombardia non è assolutamente contro i meridionali ma li considera come i lombardi, i veneti, i piemontesi ecc. ecc. vittime dello stato unitario italiano e appoggia chiunque in quelle terre voglia ribellarsi all'inefficienza e all'arroganza dell'invasore.

Cosa ne pensate della crisi e quali soluzioni proponete?
La crisi economica ha dimostrato per l'ennesima volta il fallimento del capitalismo di stampo turbo-liberare, un sistema che non solo ha causato paurose sacche di povertà ma che ha contribuito a distruggere gran parte del paesaggio naturale della nostra amata terra. Come Fronte appoggiamo il modello della decrescita sostenibile e proponiamo una visione economica che superi il solipsismo egocentrico del liberalismo ma che sappia fondere la meritocrazia e la carità tipica dei tradizionali sistemi comunitari. Allo stesso modo pensiamo che l'ambiante sia una risorsa fondamentale per l'uomo e quindi ci impegneremo a combattere tutti i "cementifica tori" che da anni hanno infestato i comuni e le provincie di Lombardia.

Perchè l'indipendenza della Lombardia risolverebbe i nostri problemi? Non sarebbe meglio risolvere i problemi del Sud col federalismo solidale?
Come già ricordato il federalismo modello italiano sarebbe necessariamente destinato a fallire dal momento che gli interessi economici nel meridione sono talmente forti che nessun politico rinuncerebbe al proprio elettorato per cambiare veramente il paese. L'indipendenza della Lombardia non solo sarebbe un fiero atto di libertà ma, prima di tutto, un atto di giustizia dal momento in cui lo stato sperpera il nostro denaro e solo una minima parte delle tasse versate dagli onesti lombardi viene reinvestita sul territorio. Attualmente viviamo nella situazione grottescamente singolare di essere una delle regioni più produttive dell'intera Europa che però vanta una rete stradale e infrastrutture scarsissime: un'indipendenza nazionale garantirebbe quella gestione disinteressata, fatta da lombardi per lombardi, che porterebbe la Lombardia alle vette economiche (e soprattutto sociali) dell'intero continente.

Come pensate di ottenere l'indipendenza della Lombardia?
L'indipendenza della Lombardia non più essere uno slogan. La libertà nazionale deve essere un processo condotto a piccoli passi iniziando con una solida riscoperta della lingua e della cultura lombarda per poi passare alla battaglia politica vera e propria nei comuni, nelle province e in regione. Non bisogna fare l'errore di essere precipitosi e di rincorrere sempre l'elezione di turno; la libertà è un concetto difficile da conquistare e prima di tutto bisogna averlo interiorizzato e pubblicamente dimostrato: solo i liberi potranno condurre una nazione di uomini liberi verso l'indipendenza.

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